#PeopleInAShot – Incontro negli Hutong

DSCF0004.JPG

Leggendo questo articolo scritto da Emanuele di Recyourtrip, sono tornata indietro nel 2006 alla mia gita negli Hutong, uno dei quartieri più antichi e poveri di Pechino, dove abbiamo incontrato fuori dalla sua umile casa questa signora con in braccio il suo bambino, che era talmente cicciotto che solo a guardargli le guance veniva voglia di riempirlo di baci. La mamma ci ha sorriso e si è prestata volentieri alla foto, spiegandoci che lei non aveva nemmeno una foto di suo figlio perché non possedevano una macchina fotografica.
Come la maggior parte delle famiglie cinesi, anche la loro era molto povera e non poteva permettersi di avere alcunché di tecnologico. Per questo ci siamo fatti dare l’indirizzo con la promessa di spedirgli la foto una volta stampata.

CIMG4435.JPG

Ogni volta che ripenso al mio viaggio in Cina, mi torna in mente lei, una donna che quasi certamente non sa nulla del mondo, che l’unica città che ha mai visto è proprio Pechino, che abita in una nazione con la censura e con una mentalità piuttosto rigida e conformista. Eppure ci è venuta incontro con il sorriso, senza paura di quegli stranieri che chissà cosa vorranno. Nel suo atteggiamento si leggeva chiaramente la curiosità e il desiderio di scoprire, aveva la voglia di aprirsi al diverso.

Pur non avendo mai messo piede da nessuna parte, incorporava perfettamente tutte le caratteristiche di un viaggiatore che guarda ogni cosa nuova con entusiasmo e voglia di conoscere. Probabilmente lei poteva “vedere” posti nuovi solo attraverso i turisti che passavano di lì e ho pensato a quanto fossi fortunata io che, invece, ero lontanissima da casa e avevo potuto fare quel viaggio dall’altra parte del globo. Io stringevo la mia macchina fotografica, io stavo seguendo un corso all’università di Pechino, io potevo prendere un taxi per spostarmi da una parte all’altra della città quante volte volevo. E lei?

Lei di materiale non aveva molto, ma cosa può indicare quel sorriso se non che aveva il dono di riuscire ad essere felice con poco?

CIMG4432.JPG

 

 

Se ti è piaciuto questo articolo, mi trovi anche su Facebook, Twitter e Instagram!

Questa voce è stata pubblicata in Cina, Viaggi e contrassegnata con , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

14 risposte a #PeopleInAShot – Incontro negli Hutong

  1. mirakriz ha detto:

    Grazie x questo bel aeticolo. Ti seguirò anche su FB.

    Piace a 1 persona

  2. Bravissima, hai centrato in pieno il concetto che volevo esprimere con #PeopleInAShot….riprendo le tue parole “…non possedevano una macchina fotografica” …eppure erano felici, con il sorriso!! Hai scritto un articolo molto interessante, ricco di spunti di riflessione su cose che talvolta diamo per scontate. La stessa foto del bambino sulla carrozzina artigianale fa sorridere ed al contempo riflettere. Bravissima!!

    "Mi piace"

  3. elemeoww ha detto:

    Il bimbo è bellissimo, ma mi piace ancora di più il sorriso della madre…
    Post breve ma davvero intenso 😉

    "Mi piace"

  4. Michela ha detto:

    Bellissima foto e post davvero emozionante…. e la frase “Pur non avendo mai messo piede da nessuna parte, incorporava perfettamente tutte le caratteristiche di un viaggiatore che guarda ogni cosa nuova con entusiasmo e voglia di conoscere.” è la rappresentazione perfetta di questa foto!

    "Mi piace"

  5. Pingback: #PeopleInAShot: l’emozione del viaggio in un click – The Food Traveler

  6. TravelandMarvel ha detto:

    “Lei di materiale non aveva molto, ma cosa può indicare quel sorriso se non che aveva il dono di riuscire ad essere felice con poco?”
    Che emozione leggere le tue parole! Bellissimo articolo! 🙂

    "Mi piace"

  7. Pingback: #PeopleInAShot 2016: attraverso gli scatti di 15 blogger! - RecYourTrip

  8. Blueberry Stories ha detto:

    Piacere di conoscerti, Sara, commento qui perché l’articolo mi ha colpito particolarmente… Sarà che ho un debole per l’Oriente, ma queste sono le storie che mi piace leggere. Complimenti!

    "Mi piace"

Lascia un commento